PRIMO PIANO

I NUOVI FARMACI CONTRO L'EPATITE C

É iniziata una nuova era nel campo della cura dell’epatite C.

Dopo il Sofosbuvir nell'agosto 2014, arrivano altre molecole che consentiranno diverse combinazioni in grado di guarire la quasi totalità dei pazienti affetti da epatite C (compresi i casi difficili rappresentati da pazienti cirrotici, pretrattati, trapiantati, coinfetti con HIV).

Come il Sofosbuvir, il cui costo si aggira intorno ai 19'000 franchi al mese, anche le nuove terapie si caratterizzano per costi piuttosto elevati, ponendo nuove problematiche ai sistemi sanitari di tutto il mondo.

Tuttavia ciò non impedisce di guardare positivamente a queste cure rivoluzionarie che segnano il punto di svolta per il trattamento dell'epatite C.

Di seguito, i prevedibili periodi di commercializzazione in Svizzera dei principali nuovi DAA:

Agosto 2014:

  • Sofosbuvir - (Sovaldi®)

Febbraio 2015:

  • Sofosbuvir + Ledipasvir (Harvoni®)
  • Paritaprevir/Ritonavir/Ombitasvir (Viekirax®) + Dasabuvir (Exviera®)

Nel corso del 2015:

  • Daclatasvir (Daklinza®)
  • Simeprevir (Olysio®)

2016 e anni seguenti:

  • Grazoprevir/Elbasvir 
  • Asunaprevir/Beclabuvir 
  • GS 9669 + GS 5816

LA PAROLA ALL'ESPERTO

Dr. med. Lorenzo Magenta
Vicedirettore Epatocentro Ticino e Medico consulente di epatologia, Ospedale Regionale di Locarno, Reparto di medicina 

Nella mia vita professionale ho avuto la fortuna di vivere due momenti magici e irripetibili della recente storia della medicina, emozione che auguro ad ogni collega.
Il primo nella seconda metà degli anni 90, quando lavorare in malattie infettive voleva dire accompagnare alla morte un numero impressionante di giovani inesorabilmente condannati dall’AIDS. Improvvisamente nel ‘96 arrivarono le prime combinazioni di farmaci antiretrovirali ad alta efficacia e la malattia, nel giro di un decennio, si trasformò nell’infezione cronica e curabile che è oggi. Fu incredibile vedere pazienti già alle prese con le terribili complicanze dell’AIDS conclamato letteralmente rinascere con le nuove terapie, vedere donne sieropositive programmare nuovamente delle gravidanze, vedere pazienti che faticosamente si reinserivano nel mercato del lavoro, godendosi nuovamente la vita.

Il secondo momento magico, che molto deve al primo in termini farmacologici, è iniziato nel 2014 e stavolta il miracolo riguarda l’epatite C. Anche questa malattia, seppur non sempre progressiva verso la cirrosi e l’epatocarcinoma, ha causato fino ad oggi un grande numero di morti, trapianti e sofferenze. Le terapie fino ad oggi usate, comprendenti l’interferone e la ribavirina, sono state esse stesse causa di sofferenze e frustrazioni per i risultati non ottimali (guarivano all’incirca il 50% dei pazienti con 6-12 mesi di terapia sempre gravata da più o meno pesanti effetti collaterali). Poi nell’agosto 2014 è stato commercializzato anche in Svizzera il Sofosbuvir, il primo di una serie di antivirali ad azione diretta (DAA) sul virus dell’HCV, caratterizzati dal fatto di essere ottimamente tollerati e tremendamente efficaci (con percentuali addirittura del 90-100% di guarigioni in solo 3-6 mesi di terapia). Con il Sofosbuvir sono anche arrivate, almeno per il genotipo 2 e 3, le prime terapie senza l’interferone e i suoi limitanti effetti collaterali. 
Altre molecole sono state messe in commercio in Svizzera dal 1. febbraio 2015 permettendo così di realizzare diverse combinazioni in grado di portare a guarigione praticamente la totalità dei pazienti con epatite C. A questo punto l’interferone andrà definitivamente in pensione, mentre verrà ancora spesso usata la ribavirina soprattutto nei casi difficili. La durata della terapia in casi selezionati potrà essere ridotta fino ad 8 settimane, pur mantenendo le elevatissime percentuali di guarigione. Gli unici risvolti negativi delle nuove terapie riguardano da una parte la scarsa copertura del genotipo 3 (che è diventato il genotipo più difficile da eradicare), dall’altro gli importanti costi dei nuovi farmaci, troppo elevati anche per i sistemi sanitari dei paesi occidentali. Proprio a causa dei costi in Svizzera i nuovi DAA sono ad oggi riservati da una apposita limitatio a pazienti con fibrosi avanzata (F3 o F4 alla biopsia o al fibroscan) o con manifestazioni extraepatiche.  
All’Epatocentro Ticino abbiamo già trattato con combinazioni comprendenti Sofosbuvir e/o altri nuovi DAA (ottenuti dalle ditte produttrici in uso compassionevole o tramite programmi di accesso precoce) circa 110 pazienti affetti da cirrosi, spesso molto avanzata, o trapiantati o con coinfezione da HIV. Da ultimo va ricordato che in quest’epoca in cui i nuovi DAA hanno migliorato radicalmente la prognosi dell’epatite C, non è accettabile che la metà dei pazienti con epatite C non sia ancora stata diagnosticata. E’ pertanto indispensabile la massima collaborazione tra medici curanti e specialisti per identificare precocemente, e se possibile trattare, i pazienti con epatite C (spesso persone nate tra il 1955 e il 1975 senza alcun fattore di rischio noto) prima che sviluppino una cirrosi avanzata o un epatocarcinoma.

Di seguito l'approfondimento del Dr. med. Magenta che offre un quadro complessivo sui nuovi principali DAA e le relative caratteristiche terapeutiche.   


Scarica il documento "Nuove terapie anti-HCV"

IN EVIDENZA

Sul sito di Hepatitis Drug Interactions è disponibile un pratico strumento per verificare le interazioni tra farmaci a cui è possibile accedere direttamente cliccando sul seguente link.


PUBBLICAZIONI

Scarica il documento "EASL Recommendations on Treatment of Hepatitis C" pubblicato da European Association for the Study of the Liver.

Scarica il documento "Recommendations for Testing, Managing, and Treating Hepatitis C" pubblicato da American Association for the Study of Liver Diseases e Infectious Diseases Society of America.

Scarica il documento "Treatment of Chronic Hepatitis C - September 2014 Update" pubblicato da Swiss Association for the Study of the Liver  e Swiss Society for Infectious Diseases.


"Treatment of Chronic Hepatitis C - September 2014 Update" "Recommendations for Testing, Managing, and Treating Hepatitis C" "EASL Recommendations on Treatment of Hepatitis C"

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